Benvenuti.. Mi chiamo Elisa, classe 1987, moglie di un marito meraviglioso, Paolo, il mio "assaggiatore di corte", figlia di due genitori splendidi, la mamma che mi ha ispirato con la sua passione nel preparare il ragù alla bolognese nei pomeriggi invernali con la condensa del vapore sulle finestre, il papà che mi ha regalato la sua dolcezza e la sua pazienza nell'assecondarmi in qualsiasi mia stramberia culinaria, facendomi i complimenti anche se il cibo non era dei migliori.

La cucina è diventata da poco una valvola di sfogo, un hobby rilassate dal quale, forse, pretendo troppo; non faccio mai la stessa ricetta due volte, sono sempre in continuo movimento nel cercare libri di cucina e sfogliarne le pagine fino ad arrivare all'ispirazione del momento. Una vera e propria passione l'ho trovata nei dolci, proprio io che ho un marito diabetico e una personale intolleranza al lattosio... buffo no? Così invento e modifico le ricette fino ad adattarle alle nostre esigenze, facendo lavorare l'immaginazione. Adoro indossare il grembiule che mi ha regalato la nonna da bambina, quando insieme preparavamo le crescentine fritte, sporcarmi di farina fino ai gomiti e poi dimenticandomi di essere sporca, me la spargo su tutta la faccia per spostarmi i ciuffi di capelli che rimangono fuori dalla coda, insomma, adoro il cibo... godiamocelo.

Convivere con la campagna ed i suoi "abitanti"

C’era una volta una ragazza trasferitasi in campagna per amore, sognava una casa in stile country, comprava salopette per stare fuori all’aria aperta e cappelli di paglia per non ustionarsi durante le giornate estive; ma non aveva fatto i conti con loro…. Gli animali!!!!!

La ragazza fin da bambina  guardava documentari in televisione ed amava la natura ed il regno animale nelle sue più varie sfaccettature, desiderava fare un lavoro come biologa o documentarista che le permettesse di viaggiare e scoprire luoghi lontani e sconosciuti, ma scoprì che non serviva spostarsi di molto per conoscere specie “aliene” che invasero la sua vita J.

Conobbe per prima la piccola rondine che sorvolava il suo tetto durante la primavera facendo il nido sul cornicione delle stalla, le vedeva volteggiare sopra il suo orto cibandosi delle prime zanzare e piccoli insetti, ma scoprì che questo animaletto così piccino e tenero non sa che lo stendino con i vestiti lavati di bucato fresco e profumato non è una toilette in cui chi la disegna a mò di decorazione a zig zag vince una scatola di vermi succulenti.

Si fece poi avanti il dolcissimo gattino con sua sorella zoppetta che la ragazza aveva cresciuti fin da piccolini, che la seguono ovunque vada, strusciandosi tra le sue gambe e venendole incontro quando arriva in macchina da lavoro che hanno frainteso lo sgomberare casa con lo distruggere lo zerbino dalla porta per fare più spazio ai nuovi ospiti.
Quatto quatto arriva il topolino di campagna che smarrendo la strada per andare a trovare suo cugino in città si infilò da chissà dove finendo dietro la botola del muro del salotto e che annoiandosi decide bene di sgranocchiare la schiuma che ricopre tutti i tubi del gas, certo… non è mica facile trovare del cibo in questo posto strettissimo.
La scienza poi non ti insegna che i bruchi adorano stare sotto la lavatrice, perché si infilano sotto la zanzariera e trovano un comodo giaciglio umido tipo hummus in cui ambientarsi sbucando fuori durante le ore serali per godersi lo spettacolo dell’oblò che centrifuga jeans e magliette.
Infarto assicurato mentre vai per chiudere la finestra ed alzando lo sguardo trovi un lucertola con tanto di coda (chi ha mai visto una lucertola con una coda così, di solito la perdono) a 5 cm dalla faccia che tenta di sgattaiolare dentro la camera e magari sdraiarsi sul letto.
Io non amo moltissimo la favola di Pinocchio, ma di coscienze ne ho da vendere, un grillo… un grillo… un grillo….tantissimi grilli, si infilano sotto il divano, il mobile della sala, saltano sull’asse da stirare, sono curiosissimi e più passa il tempo più si ingrossano sembra si nutrano di polvere J
Le notti d’estate poi la ragazza non si annoia di certo e vive d’amore con le serenate che gli fanno i giovani rospetti della cassa d’espansione che c’è a pochi metri dai campi, così invadenti da autoinvitarsi e appostarsi negli angoli della porta per origliare e rinfrescarsi.
La ragazza scoprì col tempo che annoiarsi in campagna è impossibile e avrebbe voluto far capire a molti che c’è tutto un mondo fuori dalle nostre mura che vale la pena di scoprire; per lei ciascuno di loro cercava a modo suo di farsi notare, dopotutto non si può pensare di escludere la natura dal nostro mondo… basta solo accompagnarli fuori JJJ  insegnargli a bussare JJJJJ e disinfettare la casa tutte le volte JJ


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